Accedere alla cessione del quinto dello stipendio per dipendenti ministeriali significa beneficiare dei notevoli “plus” di questa tipologia di prestito personale, riservata per legge a tutti i lavoratori dipendenti. Proprio in quanto diritto riconosciuto da specifica normativa, infatti, la cessione del quinto per dipendenti ministeriali non può essere negata dal datore di lavoro.
La caratteristica principale della cessione del quinto è che la rata può essere ceduta fino a un quinto dello stipendio netto del richiedente. Il rimborso è sicuro e facile, in quanto è il datore di lavoro a trattenere mensilmente la rata – così come indicata sul contratto di finanziamento – dalla busta paga del dipendente, e a versarla all’intermediario finanziario.
Come dipendente ministeriale (e dunque dipendente statale), non avrai bisogno di garanti, né di fornire giustificativi di spesa: la garanzia principale per te è rappresentata dalla stabilità del reddito. Dall’importo annuo della tua retribuzione dipenderà, inoltre, la cifra massima che potrai ottenere con la cessione: più è alto il tuo stipendio, maggiore sarà l’importo del prestito che potrai ottenere.
Una volta erogato il prestito, rata e tasso di interesse resteranno invariati per tutta la durata del periodo di ammortamento; inoltre, l’intera operazione sarà obbligatoriamente coperta da una doppia assicurazione, destinata a subentrare in caso di premorienza o di licenziamento.
Una seconda opzione di finanziamento è rappresentata dalla delegazione di pagamento, definita anche cessione del doppio quinto. Ciò in forza del “raddoppio” della rata trattenuta dalla busta paga del dipendente, nella misura, appunto, di un altro quinto (20% prima rata + 20% seconda rata).
Cessione del quinto e delegazione di pagamento sono integrabili per aumentare il netto erogabile, a condizione però di non superare, insieme, il cumulo massimo del 40% della retribuzione netta del dipendente.
Contrariamente alla cessione del quinto (che, in quanto diritto del dipendente, non può essere rifiutata dal datore di lavoro), la delegazione di pagamento è possibile solo se il datore di lavoro autorizza l’operazione.
Nel caso si voglia contrarre un prestito aggiuntivo alla cessione del quinto per i dipendenti statali, sono presenti convenzioni specifiche per il prestito con delega che permettono ai lavoratori di tutti i ministeri di usufruire di questo prodotto finanziario a condizioni agevolate, grazie a convenzioni sottoscritte tra istituti di credito e lo Stato, che ne garantiscono la convenienza.
Cessione del quinto dipendenti ministeriali: Quali sono i requisiti
Hanno diritto alla cessione del quinto i dipendenti ministeriali assunti a titolo definitivo da un minimo di tre mesi (comunque superato il periodo di prova).
I documenti richiesti per ottenere il prestito sono:
- la carta di identità;
- il codice fiscale;
- l’ultima busta paga e il modello CUD.
Se tali requisiti sono garantiti, la probabilità di accedere alla cessione del quinto è piuttosto alta. Ciò vale anche per dipendenti protestati e cattivi pagatori, in quanto l’operazione è molto sicura per il finanziatore.