1
INPDAP cos'è
L’avvicendarsi dei Governi ha fatto si che il concetto di assistenzialismo esasperato si compisse in particolare in quei settori della pubblica amministrazione in cui, chiaramente, lo Stato nutriva forti interessi.
Non a caso, rivolgendo l’attenzione ai dipendenti del comparto pubblico, si è ben pensato che dovesse essere creato un clone del già esistente istituto nazionale di previdenza sociale, INPS, per accentrare e in un certo qual senso agevolare le richieste nel segmento previdenziale e assistenziale di cui essi necessitavano, al pari degli omologhi privati.
Di conseguenza il crescente numero dei dipendenti pubblici e para pubblici, non per ultimo il rinfoltimento delle fila militari, ha portato il Governo ad attuare il riordino di alcuni enti fino a quel momento interagenti fra cui ENPAS, INADEL e ENPDEP, creando un ente di diritto economico che di li in avanti verrà conosciuto come INPDAP, acronimo che sta per istituto nazionale previdenza dipendenti amministrazione pubblica, cui v’errano affidate anche le gestioni di cpdel, cpug, cpi e cpsa, casse di previdenza autonome gestite dalla direzione generale istituti di previdenza.
Fra le attività svolte dall’INPDAP la più importante è stata la gestione dei contributi dei dipendenti del settore pubblico, con cui provvedeva alla liquidazione del compenso di fine servizio e alle relative pensioni, ma soprattutto l’egemonia del sistema di accesso al credito cui gli stessi era garantito.
Sedi INPDAP
2
INPDAP gestione dipendenti pubblici
Le prestazioni creditizie e sociali cui ciascun dipendente pubblico poteva accedere, grazie alla trattenuta diretta in busta paga per alimentare tale Gestione Autonoma, ha dato forma a piccoli prestiti, mutui ma soprattutto a quella più comunemente conosciuta come cessione del quinto.
Questo prestito pluriennale nato ad appannaggio esclusivo dei dipendenti pubblici e para pubblici, ha consentito negli anni di agevolare tale categoria con la concessione di credito finalizzato, ovvero non necessariamente legato ad uno scopo preciso e preordinato, il cui presupposto fondamentale era la trattenuta diretta di una parte dello stipendio riconosciuto.
Tale cessione che corrispondeva di fatto al 20% della busta paga, di qui la denominazione quinto, era estesa anche ai dipendenti che avessero terminato il loro periodo di servizio, a cui in pari trattamento era resa cedibile la quinta parte della pensione.
A differenza del piccolo prestito che aveva una durata massima di quattro anni e che comunque necessitava di una propria finalità di erogazione, la cessione del quinto poteva estendersi fino ai dieci anni, calcolata ovviamente sulla base dello stipendio netto percepito in funzione di categoria, livello e ramo pubblico in cui si era impiegati.
Nell’ambito delle cessioni vi era poi una distinzione che poneva l’accento in forza del rapporto con lo stesso INPDAP, ossia se diretto con l’ente ovvero attuato al di fuori con istituti di credito esterni, in cui l’ente assolveva la funzione di garante.
3
INPDAP prestiti
Conosciuti anche come inpdap prestiti pluriennali, nel caso fossero diretti il richiedente doveva formulare un’apposita richiesta in base alle prerogative previste dallo stesso ente, diversamente, qualora garantiti, l’ente erogante le somme richieste aveva in garanzia la presenza dell’INPDAP stesso, che avrebbe provveduto a coprire le rate insolute del debitore\dipendente pubblico nei casi specifici previsti dal regolamento dello stesso ente.
INPADP provvedeva altresì a garantire una sorta di benefit ai dipendenti pubblici, dando loro la possibilità di usufruire di agevolazioni quali, a titolo di esempio, borse di studio o convitti in alloggi dallo stesso gestiti, chiaramente con trattamenti di indubbio favore.
Il ridimensionamento di alcuni aspetti della macchina burocratica nazionale, ha fatto si che, a decorrere dal primo gennaio 2012, l’ente fosse abolito, passando il testimone dell’intera gestione a INPS, nel frattempo riorganizzatosi con una struttura che seppur decentralizzata, rispondeva maggiormente all’evoluzionismo concettuale di network, vale a dire interfacciandosi direttamente, tramite tecnologia digitale, all’utente.
4
INPDAP servizi on line
Il passaggio da INPDAP a INPS ha permesso a tutti i dipendenti pubblici e assimilati, di usufruire dei servizi on-line ex INPDAP, ritrovando nall’area riservata ad essi dedicata sul portale istituzionale dell’ente, i riferimenti alle prestazioni previdenziali e assistenziali di cui possono beneficiare.
In particolare l’ex INPDAP ha permesso che il passaggio a INPS, lasciasse invariate le prerogative per l’ottenimento dei prestiti di cui possono godere i facenti parte la categoria dei dipendenti pubblici, nonostante, nel frattempo, la cessione del quinto stesse per estendere il suo raggio d’azione anche a quelli privati, seppur con eccezioni e requisiti differenti.
Collegandosi al sito ex INPDAP si sarà rimandati direttamente alla pagina INPS, in cui la gestione dipendenti pubblici si articola fra le molteplici opzioni consultabili on line, in grado di fornire in maniera esaustiva ogni chiarimento in merito a ogni esigenza, dai servizi alla richiesta di prestiti pluriennali, dai mutui alle varie tematiche inerenti i trattamenti di fine rapporto, che hanno rimpiazzato quelli di fine servizio.
In particolare la richiesta della citata cessione del quinto darà una panoramica completa anche su approfondimenti e circolari ministeriali, da cui ogni dipendente o pensionato del comparto pubblico e para pubblico può estrapolare requisiti minimi essenziali e modulistica di presentazione della domanda.
Va ricordato per i pensionati, che il documento essenziale da avere a portata di mano è il cedolino pensione ex INPDAP, che insieme ai quelli di identità, costituirà l’elemento fondamentale da fornire, specie per i prestiti pluriennali garantiti.
A tal proposito va menzionata la facoltà per gli istituti di credito privati o società finanziaria convenzionati con INPS ex INPDAP, di richiedere una documentazione medica attestante l’effettivo stato di salute del richiedente.
I patronati INPS dislocati sul territorio nazionale possono assumere il ruolo di intermediario nella raccolta di tutta la documentazione per accedere alla cessione del quinto della pensione come dello stipendio, nell’ambito del settore pubblico.
Approfondendo specificamente le possibilità offerte da INPDAP nel 2020 per i dipendenti pubblici, viene confermato il piccolo prestito con una soglia massima erogabile pari a otto mensilità di stipendio o pensione, restituibile entro quattro anni.
Inoltre per quanto concerne il prestito pluriennale la durata massima di dieci anni, riservato a chi abbia maturato un’anzianità lavorativa o contributiva di almeno quattro anni.
Quest’ultimo se diretto è riservato ai soli lavoratori a tempo indeterminato, ovvero determinato con periodo non eccedente la fine del contratto, è finalizzato quindi giustificato, prevede una trattenuta a titolo di premio fondo rischi e sarà erogato direttamente da INPS tramite Fondo Credito INPDAP.
Diversamente se garantito, il prestito pluriennale può essere richiesto presso qualsiasi istituto di credito o intermediario finanziario che sia convenzionato con INPS, che diverrà garante di eventuali insoluti per premorienza o perdita di lavoro.
I prestiti convenzionati. rimangono invariati sia nelle condizioni che nei requisiti collocandosi fra i mutui concedibili ai soli dipendenti pubblici.
La cessione del quinto, come accesso al credito liquido, rappresenta per questa categoria di lavoratori o ex dipendenti in quiescenza, la formula più immediata, avendo come garanzia di solvibilità una data somma certa cui poter direttamente attingere mensilmente, quindi unico elemento valutativo per quantificarne il rischio.
La convenienza di un tasso fisso agevolato si traduce nella maggior tutela per l’istituto erogante il credito, dando obbligo al cessionario di sottoscrivere copertura assicurativa ramo vita e ramo perdite pecuniarie.
La banca o la finanziaria che accorda il credito opera con esito certo e favorevole, poiché nei casi sopra esposti, è nel pieno diritto di pretendere la restituzione del residuo piano di ammortamento, avendo la sicurezza che mensilmente le trance saranno corrisposte senza ritardi.
INPS ha importato dal sito istituzionale INPDAP, l’area riservata dedicata ad ogni utente registrato, impiegato o pensionato del settore pubblico, da cui questi può estrapolare la propria posizione, dopo login, verificando dati di stipendio o cedolino pensione, garantendo la fruibilità di un numero verde ex INPDAP dedicato cui far ricorso in caso di necessità.
Come, a titolo esemplificativo, la possibilità di ottenere cessione del quinto anche nei casi in cui si sia interessati da provvedimenti quali il pignoramento o l’atto di protesto, la facoltà di richiedere il rinnovo nei tempi previsti o eventuale delega di pagamento, nonché i documenti, come il conteggio estintivo, utili per potersi rivolgere ad altro istituto erogante.
La sedi provinciali INPS avranno comunque degli sportelli dedicati per le procedure ex INPDAP, in grado di accogliere tutti coloro i quali non vogliano avvalersi dei servizi online.
5
Ecco il funzionamento del consolidamento debiti
Cominciamo con un esempio pratico: ogni mese devi versare le rate per il prestito che hai richiesto per l’auto e quello per il matrimonio di tua figlia. Attraverso il consolidamento debiti potrai ottenere una certa cifra per estinguere completamente le rate rimanenti dell’auto e del matrimonio e dovrai preoccuparti quindi di versare una sola rata per rimborsare il consolidamento. Con questa conveniente forma di finanziamento potrai, se lo desideri, ricevere anche ulteriore liquidità aggiuntiva.
Uno dei metodi per utilizzare a tuo vantaggio il consolidamento debiti è attraverso la cessione del quinto proprio perché adatta a chiunque, anche ai cattivi pagatori, per gli importi molto alti che puoi ottenere e per le lunghe tempistiche (fino a 10 anni) con cui restituire la cifra ottenuta in totale relax.
6
Come capire se il consolidamento debiti può fare per te?
7
INPDAP Aspetti tecnici
Tieni in considerazione che con il consolidamento debiti con cessione del quinto potrai ottenere importi molto elevati (fino a 50.000 / 60.000 euro) e potrai dilatare il periodo del rimborso fino a 120 mesi, riuscendo così ad ottenere una singola rata decisamente più leggera rispetto alle altre.
Perché bisognerebbe consolidare i debiti con la cessione del quinto? Perché come abbiamo già detto è accessibile a chiunque, dal dipendente pubblico a quello privato al pensionato, ma anche ai cattivi pagatori.
Non ti resta quindi che compilare il modulo che trovi sul nostro sito per richiederci ulteriori informazioni.
Forse non lo sai, ma riducendo il tuo indebitamento migliorerai la tua posizione all’interno di sistemi creditizi e banche dati. A che serve avere un punteggio più alto su questi sistemi? Ad ottenere più facilmente, qualora ne dovessi avere bisogno, ulteriore liquidità.