La cessione del quinto Credem è un’ottima soluzione finanziaria per estinguere o integrare i mutui prima casa o seconda casa, in quanto è una forma di prestito personale a tasso fisso, non finalizzato che consente di dilazionare il finanziamento in piccole rate mensili per una durata massima di 10 anni. Unica condizione? Essere un lavoratore dipendente pubblico, parapubblico, statale, privato o un pensionato. Infatti la cessione del quinto Credem si distingue dagli altri prestiti per la peculiare modalità di rientro del finanziamento, che avviene mediante trattenuta mensile e automatica di un quinto dello stipendio o della pensione. Ma vediamo in dettaglio cosa differenzia la cessione del quinto Credem dai mutui in generale.
Utilizzare lo strumento della cessione del quinto Credem per estinguere o integrare un mutuo prima casa o seconda casa è sicuramente un’opzione vantaggiosa per il contraente, data la facilità di accesso al prestito e la semplicità di gestione: la rata viene infatti trattenuta in automatico dallo stipendio o dalla pensione, senza doversi preoccupare periodicamente di avere la liquidità necessaria sul conto per coprire la rata del mutuo in particolare quando lo si estimgue.
Quali sono le differenze tra cessione del quinto Credem e mutui? Analizziamole in dettaglio:
- Accesso al prestito. I tempi di valutazione ed erogazione della cessione del quinto Credem sono rapidissimi visti i pochi requisiti chiesti al richiedente e il facile accesso on line alla domanda; mentre i mutui richiedono tempi di attesa più lunghi al fine di valutare tutte le informazioni, i documenti e le garanzie del richiedente prima di giungere all’erogazione del prestito.
- Calcolo della rata. Nel caso della cessione del quinto Credem è abbastanza semplice calcolare la rata massima del prestito poiché, per legge, non può superare il 20% dello stipendio o della pensione netta. Inoltre, on line è possibile richiedere un preventivo con il calcolo preciso della rata. Invece, per i mutui, il calcolo della rata è studiato in base al reddito del nucleo familiare e, per garantire la sostenibilità mensile del prestito, si usa mediamente come limite il 30% del reddito netto.
- Tasso fisso. Se i mutui prevedono la possibilità di scegliere un tasso fisso o variabile, la cessione del quinto Credem prevede unicamente un tasso fisso per tutta la durata del prestito.
- Durata. Per i mutui, il rimborso del prestito può arrivare a 30 anni, mentre la cessione del quinto Credem prevede un piano di ammortamento dalla durata massima di 10 anni (120 rate).
- Finalizzato. Se il mutuo viene stanziato con lo scopo di coprire la spesa specifica dell’acquisto della casa, la cessione del quinto Credem è un prestito non finalizzato, pertanto può essere utilizzato in parte per coprire la spesa della casa e in parte per avere liquidità immediata per altre spese incombenti.
- Garanzie. Solitamente a supporto dei mutui sono richieste delle garanzie o dei garanti che, in caso di mancata copertura della rata, possano coprire il debito con la banca erogatrice. Al contrario, la cessione del quinto Credem non necessita di garanzie particolari in quanto la stabilità del reddito (per i dipendenti pubblici o statali), il TFR (per i dipendenti privati) e la pensione sono sufficienti per assicurare la copertura mensile della rata del prestito.
- Cattivi pagatori. È difficile o pressochè impossibile che un richiedente segnalato come cattivo pagatore o protestato possa accedere ai mutui, in quanto le banche non lo ritengono affidabile per la copertura del prestito. La cessione del quinto Credem offre l’opportunità di accedere al prestito anche ai soggetti segnalati alla CRIF, visto che il rispetto dei requisiti di ammissibilità rende sicuro il finanziamento per la banca erogatrice indipendentemente dalla sua storia creditizia.
- Polizza assicurativa. In entrambi i casi sono richieste delle coperture assicurative a garanzia del prestito in caso di morte o perdita del lavoro.
- Spese accessorie. Acquistando la casa con il mutuo, l’importo viene erogato tramite la banca, dunque si deve stipulare un atto notarile tra l’istituto di credito e l’acquirente. Tale spesa non è prevista con la cessione del quinto Credem: il richiedente deve fare solo l’atto di compravendita e non di mutuo, risparmiando le spese di notaio, imposte fisse e tasse di registro e sarà direttamente proprietario dell’immobile senza ipoteche.
È possibile ottenere la cessione del quinto Credem se si ha un mutuo in corso in quanto gli altri prestiti non influiscono nella valutazione della richiesta del finanziamento. Infatti, come accennato prima, la stabilità del reddito del richiedente garantisce alla banca un rientro sicuro del prestito e un rimborso mensile della rata indipendentemente dalla presenza di altri finanziamenti.
Molto più improbabile è ottenere un mutuo con una cessione del quinto in corso. La presenza di un altro finanziamento attivo “riduce” le garanzie che la rata del mutuo venga saldata periodicamente e con continuità, dunque c’è un alto rischio che la richiesta venga rifiutata. Naturalmente, se il reddito del richiedente è sufficiente a coprire entrambi i prestiti, si apre la possibilità di accedere al mutuo anche con una cessione del quinto in corso.