L’ottenimento di un prestito o di una qualsiasi forma di finanziamento è molto spesso precluso a tutti coloro che hanno avuto in passato problemi con rate di pagamento e sono stati inscritti nella banca dati del Crif o nel registro protesti. Tutte le persone, infatti, segnalati come cattivi pagatori non riescono ad accedere a prestiti personali o a mutui o in generale al credito e si vedono preclusa la possibilità di ottenere liquidità in caso di necessità.
Se si rientra nel circuito come cattivi pagatori, il prestito personale tramite cessione del quinto risulta essere la soluzione ottimale e anche l’unica per accedere senza problemi al credito, a patto che si risponda a pochi semplici requisiti.
Se si è pensionati è sufficiente che la propria pensione sia superiore a € 510 e il finanziamento non finisca ad un’età superiore agli 89 anni.
Se si è dipendenti pubblici o statali basta aver maturato almeno 3/6 mesi di assunzione a tempo indeterminato.
Se si è dipendenti di aziende private con almeno 16 dipendenti in organico, sia che siano società (Srl, SpA) oppure Cooperative o Onlus, serve aver maturato almeno un anno di Tfr.
Quindi, soddisfatti i requisiti qui sopra descritti, anche se si è segnalati come cattivi pagatori, si può tranquillamente ottenere liquidità tramite uno degli strumenti più flessibile nel panorama creditizio: la cessione del quinto.
Con la rata massima utilizzabile di un quinto della pensione o dello stipendio e una durata massima fino a 10 anni, la cessione del quinto risulta essere uno dei finanziamenti non finalizzati più flessibili del panorama creditizio e l’unico tra i prestiti veloci cattivi pagatori.
Oltre alla grande flessibilità questo tipo di prestito personale gode anche della sicurezza del pagamento della rata versata direttamente dal datore di lavoro o dall’istituto previdenziale risultando essere un’ottima garanzia per l’istituto erogante e di un’assicurazione vita a copertura a protezione di familiari ed eredi da debiti indesiderati.