Banca d’Italia

Tutte le nazioni sono provviste di una banca centrale che provvede a gestire la politica monetaria propria e di quelle degli eventuali altri Paesi che utilizzano la stessa moneta. Per la Repubblica italiana tale istituto di diritto pubblico è la Banca d’Italia che però non emette una propria moneta visto che è parte del SEBC, cioè del sistema europeo delle banche centrali.

Banca d'Italia

Le 12 Banche Centrale Nazionali dei Paesi dell’Unione Europea, o BCN, compresa Bankitalia, emettono l’euro dal 1 gennaio 2002, cioè da quando si è deciso di superare le monete del vecchio continente. Fino a quella data la Banca d’Italia emetteva la lira, moneta della quale aveva il pieno controllo in particolare per quanto riguarda il flusso da immettere sul mercato che contribuiva alla regolazione dell’inflazione. La politica monetaria relativa all’euro è orientata e decisa dalla Banca Centrale Europea, in particolar modo per quanto riguarda la regolazione dei mercati finanziari che impattano principalmente sui titoli di Stato.

Vista la particolare natura e il delicato ruolo ricoperto, la Banca d’Italia è strutturata in modo da tutelare la propria indipendenza interna e, al fine di promuovere l’interesse nazionale, di influire sulle decisioni della Banca Centrale Europea e degli altri istituti di cui fa parte. Tra questi spiccano la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale che intervengono nei bilanci dei Paesi in difficoltà economica, decidendo di erogare dei prestiti in cambio di riforme che comportino un miglioramento dei meccanismi economici. Infine, la Banca d’Italia mette in atto dei controlli sulle banche operanti sul territorio italiano in modo da verificarne la solidità a tutela dei correntisti.

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