Anche il mondo del credito si trova in un momento di intense trasformazioni. La crisi economica scoppiata nel 2008 ha infatti costretto molte aziende del settore a riconsiderare le proprie politiche, dando vita ad una vera e propria serrata che si è attenuata solo con il passare del tempo e il ristabilimento di una atmosfera più propizia per gli investimenti.
Proprio le difficoltà a concedere prestiti da parte del settore creditizio tradizionale ha però spinto i consumatori a cercare alternative in grado di andare loro incontro. Trovando ascolto soprattutto nel cosiddetto social lending, noto anche come prestito tra privati.
Cos’è il prestito tra privati
Per social lending si intende quella forma di prestito tra privati che viene approntata facendo leva sulla presenza di un intermediario autorizzato. Se per quanto riguarda l’entità delle somme che possono essere reperite per questa via, essa si attesta ad un massimale di 15mila euro, da ripianare mediante un piano di rientro articolato su un massimo di 48 mensilità, va considerato come questa soluzione possa rivelarsi estremamente vantaggiosa per i soggetti che possono accedervi.
I vantaggi del prestito tra privati
La grande crescita fatta registrare dal social lending a livello globale, si fonda in particolare sul fatto che i tassi di interessi praticati in questo settore sono spesso più vantaggiosi di quelli che caratterizzano invece le finanziarie tradizionali.

Questo fattore si spiega in particolare con il fatto che le società che operano in questo comparto non sono oberate dagli stessi costi delle banche e delle finanziarie. Il personale che presta il proprio operato all’interno degli intermediari non raggiunge infatti la consistenza numerica del credito tradizionale e le procedure avvengono quasi interamente sul web. In tal modo non solo è possibile velocizzare al massimo la burocrazia necessaria per poter ricevere quanto richiesto, ma anche impedire che il rateo mensile venga ad essere gravato dai tanti costi accessori che invece appesantiscono i prestiti convenzionali.
Naturalmente le aziende di social lending si riservano il diritto di giudicare sull’affidabilità della controparte e di stabilire il tasso di interesse del finanziamento proprio sulla base delle garanzie da essa fornite.
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