I prestiti in convenzione sono prestiti personali a cui possono accedere i dipendenti e i pensionati degli enti con il quale è stata stipulata la convenzione. Tali soggetti possono dunque richiedere forme di finanziamento che offrono importanti agevolazioni e tassi vantaggiosi.
Nella vita di tutti noi possono capitare spese improvvise e inaspettate che necessitano di un prestito per poter essere sostenute tempestivamente. Uno strumento finanziario utile per l’accesso ai prestiti in convenzione è rappresentato dalla cessione del quinto.
La cessione del quinto è un prestito personale a tasso fisso, rivolto a dipendenti e pensionati, che consente:
- un facile accesso a importi anche considerevoli senza necessità di giustificare la domanda di prestito;
- un piano di ammortamento dilazionato fino a 10 anni.
La cessione del quinto si caratterizza per la particolare modalità di rientro del prestito: ogni mese una rata pari al massimo al 20% (un quinto) è trattenuta dalla busta paga o dal cedolino della pensione del richiedente.
Tra le categorie di lavoratori che possono richiedere prestiti in convenzione troviamo le forze armate e la Polizia di Stato.
Esercito, carabinieri, marina militare, aeronautica militare nonché la Polizia di Stato godono di alcuni privilegi per l’accesso al prestito. La cessione del quinto rappresenta la formula più conveniente per avere liquidità in tempi brevi.
Ovviamente, per attingere ai prestiti in convenzione, è necessario dimostrare di far parte delle forze armate (esercito, carabinieri, marina militare, aeronautica militare) o della Polizia di Stato, e rivolgersi a un intermediario – come Prestiti My Credit – al fine di ottenere l’erogazione del prestito dall’Istituto erogante.
Come anticipato, la cessione del quinto presenta alcune caratteristiche che lo rendono un prestito molto vantaggioso:
- Trasparente e facile: il tasso agevolato, il rimborso mensile automatico del prestito con detrazione diretta dallo stipendio o dalla pensione, nonché il piano di ammortamento dilazionabile fino a 120 rate garantiscono un rientro sui prestiti in convenzione senza preoccupazioni e in tutta tranquillità;
- Sicuro: le rate e il tasso fissi per tutto il finanziamento, la copertura assicurativa rischio vita/impiego e la stabilità del reddito come unica garanzia richiesta permettono di essere certi sull’affidabilità del prestito, senza incorrere in sorprese non preventivate.
- Veloce: i tempi di valutazione e di erogazione sono rapidissimi visti i pochi requisiti chiesti al richiedente e l’assenza di motivazioni o giustificativi di spesa per l’ottenimento del prestito.
La procedura per la domanda di prestiti in convenzione per le forze armate e la Polizia di Stato parte dunque dalla richiesta del dipendente convenzionato. I membri di Esercito, carabinieri, marina militare, aeronautica militare nonché della Polizia di Stato dovranno presentare all’intermediario i seguenti documenti:
- carta di identità;
- codice fiscale;
- ultima busta paga e modello CUD.
A seguire, una volta verificati i requisiti di ammissibilità da parte dell’Istituto erogante (ad esempio, Banca Credem) e liquidata la pratica, l’amministrazione delle forze armate e della Polizia di Stato si occuperà di detrarre mensilmente la rata dallo stipendio.
L’importo dei prestiti in convenzione con la cessione del quinto è proporzionale al livello di anzianità e alla retribuzione netta del richiedente. Più è alto lo stipendio, maggiore è il prestito a cui si può accedere.
Inoltre, l’importo della rata mensile è concordabile in sede di stipula del contratto di prestito considerando che:
- il tetto massimo detraibile dallo stipendio mensile è il 20% (o 40% con il prestito delega)
- il termine massimo di rientro del prestito è 10 anni.
- tassi agevolati in virtù dell’accordo preso tra le banche e gli enti previdenziali;
- copertura assicurativa in caso di decesso del titolare della pensione a tutela degli eredi grazie all’estinzione del debito;
- cumulabilità delle pensioni in caso si goda di più pensioni per calcolare la quota della rata mensile, accedendo così a importi più alti ma salvaguardando sempre una pensione minima il cui importo viene determinato per legge ogni anno.
- carta d’identità;
- cedolino della pensione;